sabato 12 giugno 2010

7. Il corteggiamento

Come sempre il tempo cambia le cose ed anche i sogni impossibili a volte, poco a poco, diventano realtà. E’ passato un anno ed ora noi ragazze più grandi, d’estate, quando il buio arriva tardi, abbiamo il permesso di fare un giro per un’oretta dopo cena e quando dico “un giro” intendo letteralmente un giro dell’isola, camminando lungo la riva. E’ proibito allontanarsi dal percorso principale, specialmente se in compagnia di qualche ragazzo. La cosa susciterebbe scandalo in tutto il paese. Comunque durante queste uscite serali spesso accade che i ragazzi ci si affianchino e ci prendano a braccetto per scambiare due parole. Alcuni di loro sono fin troppo libertini ed allungano le mani abbracciandoci tutt’intorno alla vita ma ognuna reagisce in modo diverso a questi atteggiamenti, io, ad esempio, li rimetto subito al loro posto e mi allontano indignata ma altre non fanno che civettare come colombelle in calore. Mi danno proprio sui nervi! Non è da persone serie! A volte c’è anche Giovanni nel gruppo dei ragazzi ma lui non fa mai alcun gesto azzardato, semplicemente, camminando, si accosta a me molto lentamente, come per non farsi notare, come se fosse capitato lì solo casualmente e quando riesce a fare qualche passo al mio fianco, senza che un altro ragazzo più sbrigativo mi rubi il braccio, lui guarda dritto davanti a se, solo diritto davanti a se. Ed io zitta cammino temendo che qualcuno possa sentire il battito del mio cuore o vedere il calore che m’invade la faccia. Quando torno a casa corro subito allo specchio ma tutto sembra normale, forse nessuno ha notato niente.

1 commento:

  1. ah,ah Che bello. Uso un ossimoro: un candido rossore. A volte la poesia ermetica sa rendere il concetto con due semplici parole.Dino

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